Forse, se è vero ciò che ho sentito
dire, questo sarà l’ultimo Natale che celebrerà a Itala.
La tristezza che suscita la notizia, mi induce una sofferenza sottile, come
di fronte a qualcosa che non è brutto, ma neppure bello: è la
consapevolezza della vita che scorre.
Ciascuno nasce con una missione da compiere, può non conoscerla, ma la
compirà.
Siamo tutti ruote di un ingranaggio che sconosciamo, della cui funzione non
siamo consapevoli, ed anche la ruota adiacente, che ci comanda, è anch’essa
comandata.
Ciascuno deve solo pensare a fare bene ciò che gli viene chiesto di fare,
badando di essere coerente con la propria coscienza, consapevole di ciò
che io definisco “il valore obiettivo del bene”.
E’ questa, credo di aver capito, la regola che lei, Padre Carlo, segue
nella sua vita. Nel tempo, ho appreso di sue azioni che sconoscevo, di atti
di bontà e di rispetto per i bisognosi, i poveri, gli umili, non reclamizzati,
non pubblicizzati, non sbandierati ai quattro venti, non portati a proprio vanto.
Ed è stato allora che ho capito il valore della sua umanità, ed
ho capito che anche lei, come madre Teresa di Calcutta, subiva l’ansia
di “fare di più“, di dare di più, senza badare alla
limitatezza delle risorse materiali, forte dell’inesauribile risorsa che
è l’amore. Credo che lei, Padre Carlo, abbia sempre seguito la
parabola degli uccelli, insegnando ad affidarsi a Dio ed alla fraternità
dell’uomo.
E comprendo la sua reazione, la sua stizza di fronte alla grettezza di alcuni uomini, alla miseria di coloro che ridono dei “poveri di spirito”, e sprecano le opportunità loro date di fare del bene, e sprecano i talenti che Dio ha loro consegnato, e credono di essere furbi. E non sanno che Dio, così come ha posto nell’uomo quello che la scienza definisce “l’orologio biologico”, ha posto anche quella “scintilla” che è la coscienza. L’uomo può seguirla o ignorarla, ma essa lo aspetta al varco, quando l’uomo non avrà più l’energia per ignorarla, e lo giudicherà, e sarà inesorabile, e lui, l’uomo, non potrà chiedere pietà a nessuno, perché nessuno lo sta punendo, ma solo la sua coscienza, quella coscienza che ha messo a tacere e che ora non può più controllare e con la quale è rimasto solo a confrontarsi, senza poterla più ingannare e senza avere più il tempo per rimediare.
Lei, Padre Carlo, ha portato questi insegnamenti
a Itala, ha istruito dei discepoli che hanno accolto il suo amore, e adesso
questa missione passa a loro, perché sanno che disperderla significherebbe
tradirla. Lei, Padre Carlo, è chiamato a portare questo seme ad altri.
Noi vorremmo tenerla sempre qui, ma se ci riuscissimo limiteremmo la sua missione.
Certo c’è molto da fare, una simile missione non può mai
essere interamente compiuta, ma la sua è quella di mettere il seme e
farlo germogliare, tocca ai suoi discepoli, alla terra nella quale lei lascia
il seme, diffondere i suoi insegnamenti.
E vorrei far parte anch’io di questa terra, affinché, quando verrà
a trovarci, possa far parte dei suoi discepoli ed insieme a loro vivere la gioia
della sua compagnia, una gioia che durerà tutta la vita.
E’ con questa immagine, di Padre Carlo che viene a trovarci, che voglio
chiudere questi miei auguri di buon Natale.
Buon Natale, Padre Carlo, e grazie, grazie di cuore
Nino Crisafulli
" Rammenta che le persone vengono nella
tua vita per una precisa ragione....
Quando qualcuno è nella tua vita per una RAGIONE, di solito è
per soddisfare un bisogno cha hai espresso. Sono venuti per assisterti attraverso
una difficoltà, per darti consigli e supporto, per aiutarti fisicamente,emotivamente
o spiritualmente.
Possono sembrare come un dono del cielo e lo
sono. Loro sono li per il motivo per cui tu hai bisogno che ci siano.
Quindi, senza nessuno sbaglio da parte tua o in un momento meno opportuno,questa
persona dirà o farà qualcosa per portare la relazione a una fine.
Qualche volta spariscono, qualche volta se ne vanno, qualche volta si comportano
male e ti costringono a prendere una decisione. Ciò che dobbiamo capire
è che il nostro bisogno è stato soddisfatto, il nostro desiderio
realizzato, il loro lavoro è finito.
La tua preghiera ha avuto una risposta e ora è il momento di andare avanti.
Alcune persone vengono nella nostra vita per un "momento" o per una
stagione, perché è arrivato il tuo momento di condividere, crescere
e imparare. Loro ti portano una esperienza di pace o ti fanno ridere.
Possono insegnarti qualcosa che non hai mai fatto. Di solito ti danno un'incredibile
quantità di gioia. Credici, è vero. Ma solo per una stagione!
Le relazioni che durano TUTTA LA VITA ti insegnano
lezioni che durano TUTTA LA VITA, cose che devi costruire al fine di avere delle
solide fondamenta emotive.
Il tuo lavoro è accettare la lezione, amare la persona e usare ciò
che hai imparato in tutte le altre relazioni e aree della tua vita.
Si dice che l'amore è cieco ma l'amicizia è chiaroveggente.
Grazie per essere una parte della mia vita, che sia una ragione, una stagione
o tutta la vita."